Durante lo sport è probabile incorrere in problemi a livello muscolare. Al momento andremo a focalizzarci sugli stappi muscolari, un infortunio più grave rispetto a contratture/stiramenti. È fondamentale conoscere la sintomatologia con cui esso si manifesta, i modi per prevenirlo e quelli per curarlo. Lo strappo è una lesione caratterizzata dalla rottura di alcune fibre muscolari. Tale lesione può essere causata da sforzo eccessivo, movimento brusco, preparazione fisica insufficiente, stanchezza muscolare e insufficiente riscaldamento muscolare. La lesione del muscolo può avere un’estensione più o meno vasta, conseguentemente può essere più o meno grave. Possiamo individuare 3 livelli di gravità dello strappo:
1-primo grado: l’area interessata è ridotta, di conseguenza il dolore non è elevato e i movimenti non sono compromessi;
2-secondo grado: maggiori fibre danneggiate, dolore più intenso-acuto che peggiora se il muscolo si contrae; potrebbe esserci la comparsa di un ematoma;
3-terzo grado: lesione riguarda quasi la totalità delle fibre muscolari, dunque il dolore è più grave e intenso, comparirà un ematoma esteso e toccando la zona di interesse potremo percepire un avvallamento.
Non appena si verifica uno strappo, è indispensabile interrompere tempestivamente l’attività; a seguito è consigliato prestare attenzione a non caricare eccessivamente la zona, riposarla in posizione sollevata, applicare impacchi freddi sul muscolo e applicare un bendaggio compressivo. Bisogna rivolgersi a uno specialista. Se lo strappo è di primo grado, i tempi di recupero sono 1-2 settimane; se è di secondo grado si può arrivare fino a un mese per il recupero. Sarà bene sottoporsi a un percorso riabilitativo e nel caso del terzo grado si può rendere necessario intervenire chirurgicamente.
Prevenzione: -riscaldarsi adeguatamente prima dell’attività; -fare stretching; -vestirsi adeguatamente all’ambiente e ai movimenti; -non trascurare la sintomatologia.