Quando si torna in città e al lavoro, può capitare di avere meno tempo per l’attività fisica: mantenersi in forma dopo l’estate non è sempre facile, soprattutto perché bisogna fare i conti con i ritmi frenetici del quotidiano. La stagione ancora calda, inoltre, invoglia a stare all’aria aperta, e per questo molti scelgono di fare lunghe passeggiate, andare in bici, correre o, come sempre più spesso accade negli ultimi anni, di darsi alla camminata sportiva.
Conosciuta soprattutto in nord Europa con il nome di Speed Walking, Fitwalking e Fastwalking, si è diffusa anche nel nostro Paese ed è una disciplina adatta a tutti, economica, che non richiede particolari attrezzature. In questo articolo vedremo quali sono le sue caratteristiche e quali i benefici per la salute. La camminata sportiva deriva dal Power Walking: questa disciplina, che negli Stati Uniti è praticato da lungo tempo, è una sorta di camminata “potenziata”, poiché si basa sulla marcia a velocità sostenuta.
È chiamata anche camminata rapida (o veloce) e si caratterizza per il passo corto e intenso; l’andatura, naturalmente, varia a seconda del livello di allenamento, ma in genere la velocità oscilla tra i 5 e i 10 km/h.
La camminata veloce si differenzia dal nordic walking, al quale è spesso erroneamente associata, poiché non prevede l’utilizzo di bastoni, ma solo del corpo libero: le braccia, infatti, accompagnano gli arti inferiori seguendo i movimenti naturali (ma accentuati) che si effettuano anche durante una normale passeggiata. Il terreno adatto è privo di dislivelli, per questo motivo anche le zone urbane come parchi e aree verdi sono ideali. L’attività costituisce una disciplina autonoma e completa, che allena tutta la muscolatura.
I BENEFICI
Camminare fa molto bene, già di per sé, ma è proprio il ritmo sostenuto a garantire una serie ulteriore di benefici per tutto l’organismo, a dispetto delle poche controindicazioni, che vedremo successivamente.
• contribuisce al benessere mentale e alla riduzione dello stress;
• aiuta a prevenire le malattie cardiovascolari e altre patologie croniche come il diabete;
• costituisce un allenamento completo, che impegna tutta la muscolatura, anche quella della parte superiore del corpo;
• non sovraccarica le strutture tendinee e articolari, che nella corsa sono invece molto più sollecitate; per questo, è adatta anche a persone che non praticano abitualmente sport oppure ad atleti che hanno bisogno di recuperare a seguito di un infortunio.
CAMMINATA SPORTIVA PER DIMAGRIRE
Molte persone praticano la camminata sportiva per perdere peso. Perdere qualche chilo di troppo e tenersi in forma è di certo uno dei motivi che possono far avvicinare a questa disciplina, durante la quale si consumano più calorie (circa 300 kcal per ogni ora, considerando una velocità media di 6,5 km/h) che nella camminata normale. Naturalmente, i risultati dipenderanno molto dalla costanza e dall’andatura: è consigliabile, quindi, un programma di allenamento che preveda diverse sessioni settimanali, di durata medio-lunga.
L’EQUIPAGGIAMENTO
Praticare la camminata sportiva richiede un investimento economico minimo in termini di attrezzatura. Le scarpe sono la parte più importante: sceglietele di buona qualità e possibilmente studiate per la pratica di questa disciplina. Il piede, infatti, durante il Fitwalking, compie alcuni movimenti che devono essere accompagnati dalla calzatura, che dovrà quindi avere una suola flessibile, per supportare il tallone. Un altro elemento da tener presente quando si acquistano le scarpette è il terreno su cui camminerete: camminare sull’asfalto ha un impatto diverso che farlo su terra battuta, quindi la calzatura potrà avere caratteristiche differenti.
L’abbigliamento consigliato è simile a quello per la corsa, in materiale tecnico traspirante. Nella stagione calda, t-shirt e pantaloni corti sono l’ideale, mentre in inverno occorrerà vestirsi a strati, avendo sempre la massima cura nello scegliere tessuti che mantengano caldo il corpo senza trattenere il sudore. Per monitorare il vostro percorso e i progressi, potrete utilizzare un contapassi, come quello dello smartphone, o un GPS.
CONTROINDICAZIONI
La camminata sportiva richiede un impegno fisico sostenuto ma non eccessivo, che la rende perciò adatta quasi a tutti. Ci sono, però, alcune controindicazioni che è bene conoscere.
Questa attività è infatti sconsigliata a chi soffre di:
• gravi patologie che coinvolgono le articolazioni, come l’artrosi o l’artrite, oppure di malattie podologiche come la fascite plantare;
• pubalgia;
• problemi correlati a schiacciamenti vertebrali;
• pressione molto bassa. Va inoltre praticata con cautela, dopo aver chiesto un parere medico, da soggetti ad alto rischio cardiovascolare o gravemente obesi. Per tutte le persone in buona salute, si tratta invece di un’attività che non espone a particolari rischi, a patto di praticarla assecondando i propri ritmi e il livello di preparazione fisica, anche per non incorrere in spiacevoli infortuni. Tuttavia, nonostante gli accorgimenti, quando si pratica una disciplina sportiva può succedere di farsi male e dover ricorrere a un fisioterapista che coadiuvi il recupero.
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